Non fare a fette l’home staging

Da quando faccio l’home stager mi capitano le richieste più assurde come ad esempio allestire solo una parte dell’appartamento anziché tutto quanto.
Questo non si può fare!
E vi spiego perché.
L’home staging si basa anzitutto sull’aspetto funzionale degli ambienti, si utilizza per risolvere le obiezioni dei clienti.
Ad esempio, riuscire ad allestire una camera da letto dove sembra improbabile che ci possano stare sia un letto matrimoniale che un armadio e una cassettiera.
Oppure, preparare un soggiorno in modo adeguato, affinché si intuisca la dimensione di un ipotetico salotto o della zona living, quando c’è. La cucina deve contenere un tavolo da pranzo, soprattutto se viene dichiarata abitabile, ma anche se fosse solo semi abitabile un tavolino ce lo dobbiamo far stare in qualche modo. E si procede così un po’ per tutte le stanze.
Si può decidere se adibire una terza camera da letto a stanza singola oppure come studiolo ma la funzionalità è sempre e solo il 50% del problema.
L’altro 50% è rappresentato dall’emozione che dobbiamo suscitare con l’home staging.
Lasciamoci emozionare
L’emozione è ciò che ci fa innamorare, ciò che trasforma quattro muri in una casa dove si vuole abitare, in cui sentire che potremmo sdraiarci comodamente su quel divano oppure allungarci sul tappeto a leggere il nostro libro preferito.
L’emozione gioca un ruolo fondamentale nella psicologia del cliente!
E se l’emozione è così importante, è fondamentale che il cliente, in visita alla casa, ne sia accompagnato durante tutto il percorso. Anche se è consapevole di stare osservando una messa in scena allestita appositamente per lui, perché abbia modo di valutare al meglio le potenzialità dell’immobile.
Tutta la visita deve essere permeata di emozioni, fin dal momento in cui si entra.
Un impressione per ogni stanza
L’ingresso è il biglietto da visita di qualsiasi casa perciò deve essere preparato con la massima cura.
Poi si deve proseguire con il soggiorno, il terrazzo, la cucina, la camera e il bagno.
Ogni stanza ha la sua particolarità e necessita della giusta dose di attenzione, bisogna curare l’allestimento fin nei minimi dettagli.
Un cliente deve essere accolto nell’ingresso nel modo più giusto poi, nel soggiorno deve sentire nascere dentro di sé la voglia di andare a sdraiarsi sul tappeto o sul divano. E poi nella cucina, se pur accennata, deve potersi immaginare a tostare il pane o a cucinare la parmigiana!
Un susseguirsi di sensazioni che concorrono a dare un senso di completezza alla casa.
Ma cosa succederebbe se poi arrivasse in una stanza vuota? Dove finirebbe l’emozione? E che fine farebbe la sua percezione di casa abitata, vissuta?
La risposta è implicita, non credo che ci sia da aggiungere altro.
Non si tratta di risparmiare
È per questo che l’immobile deve essere preparato in tutti i suoi ambienti ed è quindi impossibile fare un allestimento parziale.
Limitare il lavoro dell’home stager solo ad alcune stanze, pensando di risparmiare, è un’azione davvero poco lungimirante.
È molto più opportuno investire una somma adeguata per un allestimento completo così da ottenere il giusto ritorno: la vendita o l’affitto dell’immobile nel minor tempo possibile.
Dopotutto non bisogna mai dimenticare che l’home staging è una tecnica di marketing immobiliare in piena regola!