Micro ricettività e marketing immobiliare
Come realizzare un intervento per la micro ricettività e chi deve farlo?
Anzitutto, è bene chiarire che cosa si intende per micro ricettività: si tratta di un termine che utilizziamo soprattutto noi home stager e i restyler di interni.
La definizione corretta è mercato turistico extra alberghiero, vale a dire tutto quel mercato turistico che non si rivolge agli alberghi ma a case vacanze, B&B e locazioni turistiche.
Le modalità di questo tipo di turismo sono tante e la regolamentazione è vastissima, sono, infatti, molte le differenze tra le varie regioni.
L’obiettivo di chi ha un immobile turistico extra alberghiero è di riuscire a metterlo on line e che le sue fotografie catturino l’attenzione dei visitatori virtuali.
Le stanze, o gli appartamenti, devono vendersi attraverso delle fotografie.
È una questione di marketing, riuscire a vendere un prodotto, in questo caso stanze.
Chi ha interesse a fare un lavoro di intervento per la micro ricettività?
Un host, colui che ha la proprietà dell’immobile o che ne ha la gestione, è la prima figura che viene in mente che ne abbia il pieno interesse.
Ma non solo, potrebbero essere un architetto, un interior designer o un home stager che vogliono preparare l’immobile, rinnovarlo, ristrutturarlo e riorganizzarlo affinché sia pronto per il mercato turistico extra alberghiero.
Infine, potrebbero essere un agente immobiliare o un intermediario.
Le figure possono essere tante ma nessuna di esse ha capacità e conoscenze esclusive. La micro ricettività è un ambito così particolare che occorre avere delle conoscenze trasversali e nello stesso tempo mirate all’obbiettivo, che è vendere le stanze o gli appartamenti.
Anzitutto, è opportuno avere delle nozioni di marketing
Il marketing operativo si basa su quattro punti cardine definiti le quattro P: prodotto, prezzo, posto e promozione.
Da alcuni anni, però, si parla anche di un nuovo approccio che si differenzia per il punto di vista che prende in considerazione, è il cosiddetto marketing esperienziale basato sulle quattro C.
Al posto della P di prodotto troviamo la C di consumatore, colui al quale ci si deve rivolgere, il target di riferimento che va individuato.
Definire il target giusto per un tipo di immobile piuttosto che un altro non è un’operazione semplice e un architetto, per esempio, può avere delle difficoltà a farlo perché non rientra nelle sue competenze.
La seconda C, al posto del prezzo, prende in considerazione il costo, cioè quanto, il consumatore, è disposto a spendere.
Per riuscire a fare un’analisi di questo tipo occorre conoscere bene il mercato immobiliare, gli altri immobili destinati alla micro ricettività e anche quelli dati in locazione, per poter fare un confronto consapevole e accurato.
La terza C sta per convenienza. Il progetto di uno specialist in micro ricettività non deve essere rivolto solo alla parte estetica dell’immobile ma deve prendere in esame tutte le variabili, dal target alla sua disponibilità economica in modo da definire una proposta che il cliente tipo percepisca come conveniente.
L’ultima C sta per comunicazione.
Non si tratta di fare soltanto pubblicità alla stanza o all’immobile turistico extra alberghiero ma di creare una vera e propria comunicazione che comprenda anche i social e non si limiti al semplice annuncio pubblicitario. È qualcosa di più complesso.
Da home stager a specialist in micro ricettività
Le considerazioni da fare sono davvero tante e non è pensabile che una sola persona possa essere esperta su tutto ma si può essere uno specialist del settore cioè conoscere tutte le regole del gioco per poter consigliare al meglio i propri clienti.
Per un’home stager come me l’interlocutore, con cui rapportarmi nella veste di specialist della micro ricettività, è l’host.
Lo specialist conosce le varie modalità operative di tutto quello che gira attorno al mondo della micro ricettività e si sa orientare.
Le normative sono in continua evoluzione perciò lo specialist deve saper individuare i giusti riferimenti da cui ricavare informazioni corrette.
Infatti, oggigiorno è molto importante fare rete, i contatti tra professionisti sono fondamentali nel mondo del lavoro, ancor più se ci si vuole affermare come specialist in un determinato ambiente.