Il redesign, alcuni trucchi da home stager

Il redesign, alcuni trucchi da home stager

Il rinnovo creativo degli immobili per un look nuovo di zecca.

A volte, con piccoli tocchi, piccoli accorgimenti, è possibile trasformare gli spazi e cambiare loro il look per renderli più gradevoli, senza arrivare a fare grandi lavori.
Si tratta del redesign, concetto che arriva direttamente dagli Stati Uniti.
La maggior parte degli home stager si occupa anche di redesign, le due attività, infatti, sono strettamente collegate.
Entrambe richiedono un tempo di progettazione iniziale e terminano con un allestimento ma c’è una differenza principale tra home staging e redesign. Mentre per il primo caso lo stile da dare all’immobile viene deciso dopo che si è individuato il target di riferimento e ci si è consultati con l’agente immobiliare, nel secondo ci si deve relazionare con il proprietario della casa e ogni cambiamento va prima sottoposto al suo consenso.
In genere, il redesigner interviene in case già esistenti, che devono essere trasformate senza modifiche invasive e uno degli ambienti per cui viene richiesto più spesso di intervenire, senza ricorrere ad una vera e propria ristrutturazione, è il bagno.
Il più delle volte perché i rivestimenti sono vecchi, i colori e le decorazioni non piacciono più, l’usura e il tempo lasciano il segno in un ambiente come questo.
Ecco, allora che entriamo in gioco noi home stager con idee nuove e alla portata di tutti!

La resina e i bicomponenti

Una delle soluzioni che si possono proporre in casi del genere è la resina.
Si tratta di un materiale con il quale si possono ricoprire interamente le vecchie piastrelle, passandocelo sopra come se fossero mani di pittura.
Visto che la resina è abbastanza costosa, per contenere la spesa generale e riuscire a completare il rivestimento, dato che le mattonelle di solito arrivano solo fino a 2-2,20 mt di altezza, se ne possono utilizzare altre, anche di scarto, giusto per creare lo spessore necessario a stenderla in modo uniforme.
La resina viene applicata a strati sulle pareti formando una pellicola sufficiente a coprire le fughe delle piastrelle e a conferire ai muri un aspetto liscio, come se fossero intonacati.
Ma si possono aggiungere anche degli elementi decorativi usando dei semplici stencil e un colore in contrasto per l’ultimo strato di resina.
In alcuni casi, si può optare per un bicomponente, del tutto simile alla resina ma dal costo contenuto, col quale si fanno meno strati, lasciando la trama delle fughe a vista, per un effetto finale alternativo e un investimento economico ridotto.
La resina si può stendere anche sui pavimenti, basta aggiungere uno strato finale di protettivo, fatto apposta per resistere all’usura cui sono sottoposti.
Inoltre, si può scegliere la finitura, che può essere sia opaca che lucida, a seconda del risultato che si vuole ottenere.
Per quanto possa essere costosa, la resina è un’ottima soluzione in tutti quei casi in cui non si vuole, o non si ha la possibilità, di ricorrere ad una ristrutturazione ad hoc, ottenendo comunque un risultato duraturo e di qualità.
Le aziende più serie garantiscono che la loro resina rimane inalterata fino a dieci anni e per noi home stager è importante impiegare prodotti affidabili, ne va della nostra reputazione professionale.

Le piastrelle adesive

Un’alternativa alla resina possono essere le piastrelle adesive.
Si tratta di una pellicola che viene venduta in vari formati, a seconda della misura delle piastrelle già esistenti, sono disponibili tantissime fantasie tra cui poter scegliere e non va sottovalutato il fatto che, se ci si stanca, si può ritornare sui propri passi.
Infatti, una pellicola adesiva si può staccare dalla parete senza creare danni mentre, per togliere la resina, bisogna grattarla, e le piastrelle sottostanti si rovinano irrimediabilmente.
Anche in questo caso è importante utilizzare prodotti di qualità, sul mercato si trova di tutto, dalla pellicola più economica e di scarsa resa a quella che richiede un investimento più oneroso ma che garantisce un effetto finale sorprendente.
Sta a noi home stager individuare il prodotto più affidabile da proporre ai nostri clienti, affinché siano soddisfatti del risultato.

Gli adesivi murali

Sono a disposizione degli adesivi murali con delle bellissime immagini, anche di dimensioni piuttosto importanti, che possono dare degli ottimi risultati ma vanno utilizzati con molta attenzione.
Questo perché, se si applicano in case già esistenti, si rischia di aggiungere a degli ambienti già troppo pieni qualcosa di superfluo.
Se, invece, si va a rifare un arredamento dalla A alla Z risulta più semplice integrarli con successo.
È compito di noi home stager proporre soluzioni ben calibrate, studiando attentamente la situazione prima di intervenire.

Un’home stager ci mette la faccia

Così come nell’home staging, anche per quanto riguarda il redesign, è fondamentale tenere sempre presente che, se un prodotto non risponde alle aspettative del cliente, a rimetterci siamo prima di tutto noi.
Un’home stager deve essere sicura dei materiali che utilizza, è sempre meglio investire su prodotti di buona qualità piuttosto che tirare al ribasso e rischiare un risultato deludente.

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