Crea il tuo NEUTRO perfetto.

Crea il tuo NEUTRO perfetto.

I colori neutri, lo sono per davvero?

Il lavoro di home stager mi offre l’occasione di vedere molte case su cui dover intervenire, anche con la finalità dell’home staging turistico. In queste case compaiono spesso delle pareti che, a detta dei proprietari, sono state tinteggiate con colori neutri, come beige, grigi, tortora o simili, che non si capisce in base a che cosa vengano scelti.
L’idea iniziale è di voler inserire un colore non troppo chiassoso, perciò neutro, dietro la testata del letto o dietro al divano. La posizione è senz’altro corretta ma quello che dovrebbe essere un colore per così dire neutro alla fine non lo è affatto.
Come ci è stato insegnato a scuola, i colori sono composti dalla somma di altri colori, che si mescolano in proporzioni diverse per dare origine a tantissime tonalità differenti. Pertanto, un semplice grigio non nasce semplicemente dall’unione di bianco e nero ma include sempre anche altri colori che gli conferiscono una tonalità più o meno calda.

Un caleidoscopio di colori a disposizione

Nel momento in cui ci troviamo a fare un intervento di home staging e inseriamo l’illuminazione all’interno degli ambienti che presentano pareti colorate, che sia naturale o artificiale, creiamo un’atmosfera prestabilita.
Mettere una luce radente il muro o illuminare con una piantana o una lampada, porta a creare dei riflessi sui muri, che cambiano a seconda dei colori della pittura. Se non se ne è tenuto conto prima di procedere con la tinteggiatura, saltano fuori dei colori inaspettati che possono modificare l’effetto di atmosfera ricercato. Bisogna fare attenzione a come sono composti i colori che si impiegano, per evitare proprio questo inconveniente.
È chiaro che non si può essere così precisi quando scegliamo, per esempio, un copriletto, un tappeto, un cuscino o un tessuto in generale ma possiamo cercare di individuare i colori d cui sono composti, per ottenere un insieme armonioso.
Ad esempio, se mi capita di dover fare un allestimento utilizzando dei grigi, sto attenta ad usare quelli che contengono del blu e non del rosso, perché, quando poi accendo le luci, con quest’ultimo si creano dei riflessi rossastri che non mi piacciono.
È una questione di gusti personali ma anche di coerenza dell’insieme. Mescolare grigi che contengono blu a grigi con aggiunta di rosso produce un effetto finale caotico e stridente.
Perciò, prima di scegliere un colore, piuttosto di un altro, mi assicuro di come sono fatti.

Come scoprire la composizione di un colore?

Se devo dipingere delle pareti, prima di fare una scelta definitiva, mi faccio dire dal colorificio la composizione della tinteggiatura e in che proporzione sono presenti i vari colori.
Invece, per riuscire a capire quali colori compongono un tessuto, come la fodera di un cuscino o un copriletto, utilizzo uno strumento gratuito di Adobe che si chiama CC Color.
È anche un’App, molto utile e interessante. Dopo che si è scattata una fotografia del tessuto che ci interessa si carica la foto e il programma scompone il colore in una ruota con tutte le sue componenti cromatiche.
Inoltre, Adobe CC Color propone anche una palette di colori indicando quelli complementari, quelli che hanno la stessa tonalità e quelli analoghi. Queste palette si possono scaricare.
È anche possibile caricare la fotografia di un’ambientazione che ci piace ed evidenziare col cursore le parti che ci interessano, come le tende, il tappeto o una parete. Il programma è in grado di indicarne i colori con i riferimenti numerici che servono per trovarli sul web oppure per farseli preparare da un colorificio.
A volte questa App può essere molto utile per ricreare l’atmosfera che trasmette un determinato quadro. Si carica l’immagine del quadro sul programma e se ne ottiene l’insieme dei colori che la compongono, per poi impiegarlo in un intervento di home staging.

Prima di tutto: professionalità

Tutti questi accorgimenti, queste attenzioni, fanno la differenza tra un interior designer o un home stager e chiunque altro. Non basta decidere di tinteggiare una parete di un colore a caso, bisogna pensare all’effetto finale e a chi dovrà abitare quell’ambiente, prima di scegliere.
Un home stager deve riuscire a distinguersi per la propria capacità di individuare il colore giusto a seconda del contesto. Nei miei corsi di home staging consiglio sempre, soprattutto per chi è all’inizio, di ricorrere ad una palette di colori già pronti, per evitare di commettere degli errori grossolani.
Poi, col tempo ognuno dovrà approfondire le proprie competenze fino ad arrivare a definire i colori che ritiene più adatti alla propria sensibilità.
Come dico sempre, occorre un atteggiamento professionale, nulla va lasciato al caso!

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