Home staging e agenti immobiliari: quali difficolta?

Home staging e agenti immobiliari: quali difficolta?

Da quando faccio questo lavoro, le altre home stager mi fanno spesso la stessa domanda: come mai tanti agenti immobiliari, nonostante ormai sappiano bene che cos’è l’home staging, e siano convinti della sua efficacia, raramente lo utilizzano?
In effetti è proprio così e dare una risposta non è semplice.
Loro si giustificano dicendo che non hanno il cliente o l’appartamento giusto o che il cliente non è disposto a spendere soldi e già si lamenta di dovergli pagare la provvigione.
Eppure, se si riesce a fare un intervento di home staging, e l’immobile viene venduto in tempi brevissimi, ci si aspetterebbe di vedere finalmente riconosciuto il valore di questa tecnica.

E invece no!

Anche se l’immobile viene venduto alla velocità della luce, l’agenzia subito dopo si dimentica dell’home staging, non lo propone più ai clienti e ritira fuori le solite giustificazioni.
Tra tutte, l’unica risposta plausibile, che mi diede una volta un agente immobiliare, è che l’agenzia non aveva l’immobile in esclusiva.
In effetti, l’home staging funziona solo quando c’è l’esclusività dell’immobile, altrimenti l’agenzia non ricorre a questo tipo di investimento.
Purtroppo è raro che si verifichi questa condizione, la maggior parte delle agenzie lavorano alla vecchia maniera, vale a dire senza l’esclusiva, di conseguenza diminuiscono le possibilità di proporre l’home staging come tecnica di marketing immobiliare.
È un dato di fatto ma voglio rassicurare tutte le home stager dicendo loro di non demoralizzarsi se, anche dopo il successo di una prima vendita, l’home staging non riesce a trasformarsi in una consuetudine. Per l’agenzia è difficile assumere in automatico questa abitudine per la vendita.
Mi sono resa conto che occorre restare vicino alle agenzie che sono interessate e riconoscono il valore dell’home staging, come una tra le varie tecniche di marketing immobiliare da poter applicare per vendere più in fretta le case e, soprattutto, per riqualificare l’immagine dell’agenzia stessa.

Un progetto pilota: Stagermaster

Noi home stager dobbiamo trovare un legame, un interesse che ci avvicini a queste agenzie per riuscire a lavorare insieme perciò ho attivato un progetto, che si chiama Stagermaster, un metodo che ci porta a stare dentro all’agenzia immobiliare, per creare una continuità e un affiancamento agli agenti e ai loro clienti.
Attraverso la scuola, che ho ideato con Valentina Fraschetti, ho attivato in maniera sperimentale questo nuovo metodo, per ora condiviso nella sede di Bologna, insieme a Michela Galletti e nella provincia di Roma, poi, per gradi, lo allargheremo alle altre province.
Può davvero essere il modo giusto per inserirci e proporre l’home staging, mi arrivano molte richieste da parte di agenzie per un possibile mio affiancamento quindi potete pensare di proporlo anche voi.
Tenete presente che il prodotto che vendiamo noi home stager non è un oggetto che si prende e si paga come se fossimo al supermercato. Noi proponiamo un nuovo approccio di vendita perciò dobbiamo cercare di cambiare prima di tutto il modo di pensare dell’agente immobiliare affinché veda il proprio lavoro sotto un’altra luce. Ci vuole un po’ di tempo, i cambiamenti lo richiedono sempre.

Una rondine non fa primavera!

Non ci stupiamo, allora, se non basta fare un intervento di home staging, anche se con successo, per convincere l’agente della validità di questa tecnica.
Nel corso degli anni ho potuto appurare che si riescono a vendere gli immobili per i motivi più disparati, spesso per pura casualità, perciò non si può pretendere che l’home staging, pur funzionando, si trasformi in uno strumenti indispensabile.
Rimane una tra le tante strategie che si possono adottare per vendere ma non la soluzione a tutti i problemi ed è giusto che noi home stager lo proponiamo così.
Allora, buon lavoro a tutte voi!

 

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